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DISABILITA’, CRITICITA’ NEL SISTEMA TELEMATICO DELL’INPS. A RISCHIO I PIU’ FRAGILI

Bene la riforma sulla disabilità prevista dal PNRR, peccato che poi tutto si incagli nel sistema telematico dell’Inps: a lanciare l’allarme sulle procedure richieste dal decreto legislativo 62/2024 per il riconoscimento della condizione di disabilità, è il Dipartimento Sociosanitario della Cisl Fvg, preoccupato per i numerosi casi di impasse segnalati anche dal patronato Inas Cisl, a Trieste, una delle nove città italiane su cui si sta sperimento la nuova procedura.

“In sostanza – spiega la segretaria regionale della Cisl, Renata Della Ricca – il nuovo decreto introduce cambiamenti significativi nella valutazione e nell’assistenza delle persone con disabilità, prevedendo ad esempio la necessaria semplificazione del processo di certificazione. Tuttavia, la sperimentazione in corso ha rivelato gravi difficoltà, soprattutto sul piano informatico, che rischiano di compromettere l’accesso ai diritti per le persone con disabilità”.

Le criticità principali riguardano il sistema telematico attraverso il quale i medici devono inviare i “certificati medici introduttivi” all’INPS per avviare la procedura di accertamento. Il processo, obbligatorio e completamente digitalizzato, sta generando disagi sia per i medici che per i pazienti. Il malfunzionamento della piattaforma, la lentezza nell’upload dei documenti e la necessità di utilizzare la firma digitale hanno, infatti, rallentato e, in alcuni casi, bloccato completamente la procedura.

Per la Cisl Fvg e il Patronato Inas la situazione è preoccupante anche per i bambini e gli adulti con disabilità gravi, che potrebbero vedersi negato il riconoscimento della loro condizione e, di conseguenza, il diritto a prestazioni essenziali di assistenza e integrazione sociale.

“Auspichiamo da parte dell’INPS un intervento urgente per snellire e semplificare le procedure telematiche soprattutto riguardo all’invio da parte dei medici dei certificati, oltre una messa a punto dell’intero procedimento, in maniera da far partire effettivamente la nuova normativa, che di fatto, a quasi due mesi dall’inizio della sperimentazione, è ancora ferma al palo con gravi ricadute sui soggetti disabili che si vedono negato il loro diritto agli aiuti previsti dalla legge” – va in pressing Della Ricca.

Una normativa che, per la Cisl Fvg, ha peraltro ottimi obiettivi, a partire da quello di assicurare alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità, rimuovendo gli ostacoli e attivando i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita. Di qui l’introduzione di nuove procedure per la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.